GEOGRAFIE DELL’OLTRE
I morti non vedono nessuno, il loro sguardo si trova a una notevole e precisa distanza, un “malocchio” temuto perché “guarda attraverso” colui che gli è di fronte come se questi non fosse presente. Il morto non parla e la sua espressione rimane chiusa. Non muove alcun muscolo, non muove le ciglia, non muove le braccia o le gambe. Il morto è indubbiamente un uomo, ma non si comporta come un uomo. È umano e non umano al tempo stesso, conosciuto ed estraneo, un organismo umano, ma anche una cosa […] Ogni morto è un “doppio”, un double; si differenzia dal suo gemello vivente, senza diventare un altro.
T. Macho
Foto di Robert and Shana Parkeharrison
Ci spaventa in ciò ch’è vivo
ciò ch’è morto.
Ci spaventa in ciò ch’è morto
ciò ch’è vivo.
Tu che ti spaventi di me, dimmi:
ti spaventi della mia vita o della mia morte?
Juan Ramon Jiménez