#30# I tappeti funebri sardi

GEOGRAFIE DELL’OLTRE

 

“I tapinu ‘e mortu sono la tipologia più rara di tessitura rurale realizzata in telaio orizzontale, presente in Sardegna fino alla metà del XIX secolo.
Eredità delle famiglie agiate, venivano realizzati dalle donne del paese per essere sistemati poi sotto il corpo di un uomo o di una donna importante  o durante la veglia funebre.

Oggi il “tapinu” è del tutto scomparso. Si contano nove pezzi sparsi nei musei sardi, di cui cinque custoditi al MURATS, ma sembra che altri esemplari siano conservati da privati.

Fino a qualche decennio fa a Oliena, Mamoiada e nei paesi del centro Sardegna era tradizione deporre la salma su un altro manufatto: ‘sa fressada’, operato con il telaio verticale. Il trapassato veniva vegliato dalle prefiche ‘is attitadoras’, custodi del rito dei morti, donne esperte che con un lamento cantato in dialetto e rimato esaltavano le lodi e la balentia del defunto. 
Ognuna di loro sedeva all’indiana su un posto ben definito del manufatto. Si collocavano sulla posizione in cui era presente il simbolo della dea Rombo, una delle rappresentazioni della dea madre. La posizione, con gli organi sessuali rivolti verso il defunto aveva un significato connesso all’energia riproduttiva. 

Ciò che accomuna questi manufatti sono le simbologie, che avevano la funzione di accompagnare le anime dei morti nell’aldilà e testimoniano i contatti dell’isola con l’Oriente. Si trova il grano: simbolo di prosperità e abbondanza che accompagna il corso dell’esistenza, dalla nascita alla morte in un concetto ciclico. L’albero della vita con le tre parti di cui si compone, simbolo che mette in comunicazione tre elementi fondamentali: l’acqua che trova la sua espressione nelle radici, la terra nella parte superficiale rappresentata dal tronco e l’aria nei rami. Il cervo è lo psicopompo che accompagna gli spiriti dei morti per prevenire il ritorno delle anime tra i vivi, ossia la divinità che guida le anime dei defunti e che assume il significato di vita, morte e rinascita. Ci sono anche le dee madri, la madre terra, la dea partoriente (…)”

(da http://www.ladonnasarda.it/magazine/approfondimento/6626/il-significato-nascosto-e-la-misteriosa-simbologia-dei-tappeti-sardi.html)

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