GEOGRAFIE DELL’OLTRE #1# Entrare nella luce
La luce era bianca, brillante, ma non abbagliava. Mi sono sentita avvolta da questa luce, provavo una sensazione di pace, di benessere, di amore infinito. Mi sentivo come se fossi tornata a casa. Questa luce ha cominciato a penetrare dentro di me e man mano lasciavo andare la mia personalità, il mio ego, ogni cosa. Alla fine io stessa ero diventata quella luce ed ero una parte del tutto.
Ad un certo punto ho visto una luce, che a me dava chiarezza: quello che ho visto e percepito non si può raccontare con le parole che conosciamo, non riesco a descriverlo pienamente. C’era una luce, una comprensione profonda nel senso di chiarezza, cioè non era una luce come noi la intendiamo: era qualcosa di diverso, come se io conoscessi tutto.
[Testimonianze di NDE (Near-Death Experiences), da Esperienze di premorte. Scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica, Enrico Facco, Edizioni Altravista, 2010, pp. 36-37]
Fa’ che io passi dal non essere all’essere;
dalle tenebre fa’ che io passi alla luce,
dalla morte fa’ che io passi all’immortalità
Bṛhad-āraṇyaka-upaniṣad, I, 3, 28
(trad. C. Della Casa)
Immagini:
Hieronymus Bosch, L’ascesa all’Empireo (Venezia, Palazzo Grimani)
Installazione D-N SF 12 PG VI di Doug Wheeler, Palazzo Grassi (Venezia), mostra L’illusione della luce.