IL MORIRE TRA RAGIONE E FEDE.
Universi che orientano le pratiche d’aiuto
Presentazione dei contenuti e delle motivazioni:
Il convegno intende essere una opportunità di confronto e discussione tra ragione e fede, saperi scientifici e competenze pratiche, intorno al tema della morte e alle forme del morire. Poiché il considerare la vita e il suo allungamento come valore primario, come accade nel mondo occidentale, si associa al parallelo valore della conservazione o dell’aumento della sua qualità, insieme all’esigenza dell’occultamento del morire, è sempre più sentita l’esigenza di ridefinire i perimetri che rendono riconoscibile il rapporto tra vita e morte. L’evidente incapacità da parte dell’uomo contemporaneo di accettare la condizione di finitezza, inscritta in una contraddizione di fondo riassumibile nel circolo vizioso che si istituisce tra il bisogno psicologico di de-negazione e insopportabilità del dolore quando la fine si preannunci o si imponga inaspettatamente, si manifesta come celebrazione mass-mediatica dell’elusione e del travisamento. Ma accanto a tale deiezione del linguaggio rispetto alle cose che contano si sta parallelamente sviluppando nelle professioni psicologico-educative e mediche una sempre maggiore attenzione alle forme con cui l’uomo rappresenta se stesso e il senso della sofferenza…..continua a leggere
info:endlife.psicologia@unipd.it