Il Blog si propone come uno spazio aperto di riflessione e interazione sul tema della morte e del morire, attraverso la molteplicità dei contributi (arte, letteratura, musica, cinema, scienze, filosofie, religioni, costume). Il simbolo scelto per il blog ‑ il cerchio uroborico, il serpente che si morde la coda ‑ vuole rimandare alla totalità, all’unità, alla ciclicità e, soprattutto, in senso spirituale, al dinamismo della trasformazione. Le Curatrici vi danno il benvenuto in questo spazio collegato alla pagina Facebook Endlife Unipd.
GEOGRAFIE DELL’OLTRE E se il mondo, la vita, la natura e la psiche sono stati esperiti come Femminile che genera e nutre, protegge e riscalda, anche i loro opposti vengono percepiti nell’immagine del Femminile: morte e distruzione, pericolo e bisogno, fame e mancanza di protezione son vissuti dall’umanità come… Continue reading
GEOGRAFIE DELL’OLTRE Rembrandt, viatico di luce per una malata terminale olandese. Ti arrampichi, scali la luce: sei tu il Raggio sulla scala del cielo. Testi delle piramidi E tu, di quale bellezza vorresti riempirti gli occhi prima di morire? Continue reading
GEOGRAFIE DELL’OLTRE La morte di Cleopatra, Jean-André Rixens […] neanche un alito di brezza a muovere le foglie degli alberi e delle siepi, il silenzioso vivo a racchiudere il verde immobile della flora vivido e ineluttabile e senza uguali al mondo né per come si presenta né per… Continue reading
GEOGRAFIE DELL’OLTRE “Despite India’s tendency to value sons over daughters, it is almost always the girls who end up taking complete care of their parents in their old age” (Benares: interno di un “Mukti Bhavan”, “Casa della Liberazione“. Qui, nella città santa per eccellenza degli indù, sulle rive… Continue reading
GEOGRAFIE DELL’OLTRE Le mouvement perpétuel, Villard de Honnecourt Mentre il tempo è circolare, l’uomo non lo è, cosicché per lui non si tratta di ricominciare tutto daccapo. Al contrario, è imperativo che egli evada dal cerchio. La circolarità del tempo ne indica il limite ontico, mentre l’uomo è infinito.… Continue reading
GEOGRAFIE DELL’OLTRE Ruysch fuori dello studio, guardando per gli spiragli dell’uscio. Diamine! Chi ha insegnato la musica a questi morti, che cantano di mezza notte come galli? In verità che io sudo freddo, e per poco non sono più morto di loro. Io non mi pensava perché gli ho… Continue reading
