LUNEDÌ 5 NOVEMBRE
Ore 8.00 Istituto Tecnico Economico Macedonio Melloni (Viale Maria Luigia 9/A) _ LABORATORIO
C’È UNA TERRA PER OGNI COSA. Laboratorio di Death Education
A cura di Arianna Braghieri
Con Loredana Scianna
Con il sostegno di Ade Servizi Onoranze Funebri
Evento riservato alla classe 4ª D Rim
La coscienza di sé passa attraverso la consapevolezza dell’esistenza dell’altro. Il corpo è un’antenna sensibile che recepisce, trasforma e rimanda i segni tangibili dell’esistenza, le energie sottili che l’attraversano. Fare esperienza del corpo dell’altro ci aiuta a delineare confini, limiti e possibilità inedite del nostro. Gli esercizi di contatto e ascolto ci pongono in una dimensione extra-quotidiana che predispone a scoperte nuove. L’approccio all’esplorazione sarà condotto da Loredana Scianna – attrice e docente Piccola Scuola di Teatro – attraverso tecniche di relazione non verbale, fuori dalla sfera razionale della parola e dentro la creatività espressiva del corpo. Infatti occorre prima re-imparare a “sentire”, poi a “vedere” e solo dopo a “dire”. Il corpo-anima insegna, impara, determina, fiorisce quando ben nutrito, si ammala quando trascurato o contrastato, rivendica la sua partecipazione all’esistenza, segnala le nostre ferite profonde e le porta alla luce, anche contro la nostra volontà. Nei corpi ci specchiamo, con il dovuto rispetto, e impariamo a capire chi siamo.
Ore 9.00 Liceo scientifico Guglielmo Marconi (Via della Costituente 19) _ LABORATORIO
LIEVE COME LA TERRA. Laboratori di Death Education
A cura di Silvia Rizzi, Chiara Tortora, Barbara Cresci, Lavinia Pesci
Con Anna Campanella, Luca Leoncini, Cristina Zaniboni, Alessia Zielo
Con il sostegno di Ade Servizi Onoranze Funebri
Evento riservato ad alcune classi terze
Saranno gli studenti di alcune classi terze del Liceo Marconi a beneficiare di quattro preziosi laboratori in cui affrontare il concetto che esiste una ragione per cui si è vivi, che sussiste un motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo, e che esistono cose alle quali mi devo dedicare, al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la propria ragion d’essere. In particolare Luca Leoncini, psicologo e psicoterapeuta, tratterà il tema della Mindfulness, parola inglese che vuol dire “consapevolezza”, in un senso particolare; Anna Campanella, filosofa ed esperta in NDE o Near-Death-Experience, racconterà le esperienze vissute da alcune persone, al fine di supportare la prevenzione e la cura di diversi disagi giovanili pre-adolescenziali e adolescenziali. Alessia Zielo, archeologa e antropologa funeraria, coinvolgerà gli studenti nella ricostruzione di un vaso ossuario volto a comprendere gli antichi corredi funebri; Cristina Zaniboni, psicologa e psicoterapeuta, appassionerà i partecipanti attraverso il linguaggio dello psicodramma.
Ore 14.00 Aula Scivoletto, Università di Parma (Borgo Carissimi 5) _ CONVEGNO
LA MORTE SI FA SOCIAL.
Come cambia la notizia, il lutto, la memoria e l’oblio nell’era dei social network
Convegno con Nicola Fangareggi, Emanuele Prataviera, Giovanni Rossi, Davide Sisto
In collaborazione con Ordine Nazionale dei Giornalisti e dell’Emilia Romagna, Università degli Studi di Parma
Con il sostegno di Ade Servizi Onoranze Funebri
Evento con crediti formativi per giornalisti
Il testo unico deontologico in vigore dal 2016 riesce a cogliere i delicati problemi che si pongono al giornalista nell’era del web?
Oggi vi è la certezza di un’educazione all’uso corretto e consapevole delle nuove tecnologie digitali? Vi sono più morti o più vivi online? Che significa “morte digitale?” Che rapporto intercorre tra morte, lutto, memoria e oblio nell’era dei social network? Queste alcune delle domande sulle quali il convegno intende concentrarsi e che riguardano la cosiddetta “Digital Death”: 1) l’immortalità digitale; 2) l’interferenza delle tecnologie digitali nel processo di elaborazione del lutto; 3) la trasformazione della memoria e del ricordo. A fondamento di tutti i temi trattati vi sarà la domanda basilare sul destino dei nostri dati online, una volta che siamo morti, e la consapevolezza della non aderenza tra la durata della vita biologica e la durata della vita digitale della singola persona. L’analisi dei temi indicati avverrà, in primo luogo, attraverso la descrizione delle invenzioni dei diversi chatbot (o “griefbot”) che ci permettono di dialogare con i morti; in secondo luogo, attraverso l’analisi delle conseguenze che la morte genera all’interno dei social network e, in terzo luogo, attraverso il riconoscimento dell’importanza dei cosiddetti “patrimoni digitali”.