Obiettivi, Sbocchi e Competenze del Master
A.A. 2018/2019
OBIETTIVI
Il Master si propone di sviluppare la capacità di affrontare i temi relativi alla morte in tutti i suoi aspetti, prendendo in considerazione le istanze emergenti in campo culturale, sociale e sanitario, con riferimento in particolare a quanto indicato dalla legge 38/2010 e alle più attuali discussioni intorno al fine-vita.
Lo scopo fondamentale è quello di offrire i riferimenti concettuali per accedere alle dimensioni relative a:
- l’evoluzione culturale e storica del concetto di morte;
- lutto e processi psicologici della perdita e sua elaborazione;
- “death education” come strategia educativa e di prevenzione;
- comprensione della simbologia e delle rappresentazioni inerenti alla morte nel ciclo di vita e nei diversi contesti culturali;
- elementi di bioetica e biodiritto;
- counseling tanatologico e sostegno psicologico e/o filosofico;
- rapporto fra tanatologia e scienze mediche, psicologiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche e storiche;
- presa in carico e cura del fine vita.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
- Esperti che possono operare all’interno delle reti palliative.
- Esperti per i servizi territoriali che utilizzino reti di mutuo auto aiuto e volontariato.
- Esperti per il counseling all’interno delle strutture del sistema sanitario.
- Esperti in counseling in tanatologia e accompagnamento per la morte e il morire.
COMPETENZE PROFESSIONALI ACQUISIBILI
Il corsista potrà acquisire:
- una conoscenza del modo in cui la morte traumatica e naturale vengono rappresentate individualmente e socialmente;
- capacità di progettazione, realizzazione e valutazione di percorsi educativi inerenti all’elaborazione del senso di morte;
- capacità di gestione delle relazioni d’aiuto con il morente e i suoi familiari in forma individuale e/o di gruppo;
- competenza nella conduzione di gruppi di lavoro con medici, psicologi, infermieri, formatori, educatori, assistenti sociali;
- capacità di riconoscere il bisogno sociale nell’ambito del morire e del lutto all’interno di reparti ospedalieri, strutture territoriali, istituzioni private e nel campo del privato sociale.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
- Capacità di comprendere gli aspetti affettivo-emozionali e cognitivo-culturali relativi alla morte e al morire.
1.1. Competenze storico-culturali e antropologico-filosofiche relative al sistema di significati che supporta la relazione sociale a partire dalle rappresentazioni della morte.
1.2. Acquisizione di competenze psicopedagogiche per la presa in carico della sofferenza che la morte e il lutto comportano.
1.3 Acquisizione di conoscenze di biodiritto nel campo del fine-vita (eutanasia, accanimento terapeutico, dignità…) - Capacità di progettare interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria di Death Education e di interventi per il sostegno e l’accompagnamento, applicando le competenze relative alla morte e al morire.
2.1 Capacità di progettare in équipe e lavorare a distanza con esperti nel settore in funzione di progetti condivisi.
2.2. Capacità di operazionalizzare i progetti predisposti. - Competenze critiche rispetto ai processi di decision-making intorno ai temi del dolore e del morire.
3.1. Pensiero critico rispetto a delicate questioni bioetiche e di biodiritto. - Capacità di mettersi in relazione empatica e supportiva con chi soffre e con i dolenti.
4.1 Capacità di gestire la relazione e la comunicazione con i familiari e la rete sociale del morente. - Capacità di gestire i contenuti della ricerca scientifica relativi alla morte, al morire e alle dinamiche psicologiche annesse.
5.1. Capacità di disseminazione dei risultati relativi ai progetti di Death Education.
A CHI SI RIVOLGE
A chi si confronta quotidianamente con la morte: medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, operatori socio-sanitari; operatori funerari; a chi lavora nelle forze dell’ordine; agli insegnanti, ai pedagogisti e agli educatori; ai religiosi, ai numerosi volontari che accompagnano i malati terminali e le loro famiglie.