XII EDIZIONE DEL MASTER 2019/2020

Obiettivi, Sbocchi e Competenze del Master
A.A. 2019/2020

OBIETTIVI

Il Master si propone di sviluppare la capacità di affrontare i temi relativi alla morte in tutti i suoi aspetti, prendendo in considerazione le istanze emergenti in campo culturale, sociale e sanitario, con riferimento in particolare a quanto indicato dalla legge 38/2010 e alle più attuali discussioni intorno al fine-vita.

Lo scopo fondamentale è quello di offrire i riferimenti concettuali per accedere alle dimensioni relative a:

  • l’evoluzione culturale e storica del concetto di morte;
  • lutto e processi psicologici della perdita e sua elaborazione;
  • “death education” come strategia educativa e di prevenzione;
  • comprensione della simbologia e delle rappresentazioni inerenti alla morte nel ciclo di vita e nei diversi contesti culturali;
  • elementi di bioetica e biodiritto;
  • counseling tanatologico e sostegno psicologico e/o filosofico;
  • rapporto fra tanatologia e scienze mediche, psicologiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche e storiche;
  • presa in carico e cura del fine vita.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI

  • Esperti che possono operare all’interno delle reti palliative.
  • Esperti per i servizi territoriali che utilizzino reti di mutuo auto aiuto e volontariato.
  • Esperti per il counseling all’interno delle strutture del sistema sanitario.
  • Esperti in counseling in tanatologia e accompagnamento per la morte e il morire.

COMPETENZE PROFESSIONALI ACQUISIBILI

Il corsista potrà acquisire:

  • una conoscenza del modo in cui la morte traumatica e naturale vengono rappresentate individualmente e socialmente;
  • capacità di progettazione, realizzazione e valutazione di percorsi educativi inerenti all’elaborazione del senso di morte;
  • capacità di gestione delle relazioni d’aiuto con il morente e i suoi familiari in forma individuale e/o di gruppo;
  • competenza nella conduzione di gruppi di lavoro con medici, psicologi, infermieri, formatori, educatori, assistenti sociali;
  • capacità di riconoscere il bisogno sociale nell’ambito del morire e del lutto all’interno di reparti ospedalieri, strutture territoriali, istituzioni private e nel campo del privato sociale.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

  1. Capacità di comprendere gli aspetti affettivo-emozionali e cognitivo-culturali relativi alla morte e al morire.
    1.1. Competenze storico-culturali e antropologico-filosofiche relative al sistema di significati che supporta la relazione sociale a partire dalle rappresentazioni della morte.
    1.2. Acquisizione di competenze psicopedagogiche per la presa in carico della sofferenza che la morte e il lutto comportano.
    1.3 Acquisizione di conoscenze di biodiritto nel campo del fine-vita (eutanasia, accanimento terapeutico, dignità…)
  2. Capacità di progettare interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria di Death Education e di interventi per il sostegno e l’accompagnamento, applicando le competenze relative alla morte e al morire.
    2.1 Capacità di progettare in équipe e lavorare a distanza con esperti nel settore in funzione di progetti condivisi.
    2.2. Capacità di operazionalizzare i progetti predisposti.
  3. Competenze critiche rispetto ai processi di decision-making intorno ai temi del dolore e del morire.
    3.1. Pensiero critico rispetto a delicate questioni bioetiche e di biodiritto.
  4. Capacità di mettersi in relazione empatica e supportiva con chi soffre e con i dolenti.
    4.1 Capacità di gestire la relazione e la comunicazione con i familiari e la rete sociale del morente.
  5. Capacità di gestire i contenuti della ricerca scientifica relativi alla morte, al morire e alle dinamiche psicologiche annesse.
    5.1. Capacità di disseminazione dei risultati relativi ai progetti di Death Education.

A CHI SI RIVOLGE

A chi si confronta quotidianamente con la morte: medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, operatori socio-sanitari; operatori funerari; a chi lavora nelle forze dell’ordine; agli insegnanti, ai pedagogisti e agli educatori; ai religiosi, ai numerosi volontari che accompagnano i malati terminali e le loro famiglie.

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